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La città di Abidjan si trova al confine meridionale della Costa d'Avorio, ex colonia francese, di cui fu capitale fino al 1983, e qui vi sono tuttora i principali uffici amministrativi e governativi del Paese.Il trasferimento nella nuova capitale Yamussoukro è infatti un processo molto lento, pertanto Abidjan rimane al momento la sede del Governo, nonché il centro politico ed economico della nazione.
Con i suoi 2.800.000 abitanti è' la più vasta città della nazione nonchè una delle più popolose di tutta l'Africa e si sviluppa su alcune penisole ed isole collegate da ponti, sulla Laguna Ebrié che si affaccia sul Golfo di Guinea.
Chiamata la 'Parigi dell'Africa nord-occidentale' poiché fu a lungo sotto la dominazione dei francesi, è la seconda città più grande che utilizza il francese come principale lingua per comunicare.
Il distretto degli affari, Le Plateau, è stato paragonato alla 'Manhattan dei tropici'ed è il centro commerciale della citta,con i suoi grattacieli e i suoi hotel internazionali; Cocody è un quartiere di lusso dove vivono principalmente Europei; Marcory è invece una zona industriale.A queste zone però si contrappongono i quartieri poveri, come Treichville.
Ad Abidjan, in Rue de la Canebière 16, è presente l'Ambasciata Italiana; recentemente la situazione in Costa d'Avorio è piuttosto tesa dal punto di vista politico,con vari colpi di stato, ma anche socio-economico, pertanto una comunicazione ufficiale del 30/01/2009 sconsiglia di effettuare viaggi non necessari, in casi indispensabili si invita sollecitamente a contattare le rispettive Ambasciate sia prima della partenza, sia all'arrivo sul posto.
Nell'Agosto 2006 Abidjan è stata la protagonista di un fatto increscioso, definito il più grave scandalo nella storia della Costa d'Avorio: lo scarico da una nave di tonnellate di rifiuti tossici che si sono diffusi nell'aria causando intossicazioni e morti. La multinazionale che aveva gestito l'operazione- la Trafigura Ldt- sostenne che la compagnia a cui aveva affidato il carico tossico aveva firmato un accordo legale con una neonata compagnia ivoriana che avrebbe preso in consegna il carico, sebbene non esistano in Abidjan dei siti per lo smaltimento di quei tipi di rifiuti. Insomma, una rimbalzo di colpe, terminato con l'impegno ad un cospicuo risarcimento della Trafigura al governo ivoriano, il che non ha risolto la situazione dell'inquinamento e dei circa 16000 intossicati.
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